“Fecondo padre per lei (…) è stato Alberto Burri capace di rivedere e reinventare il suo passato secondo un progetto innovativo, dalla forza matrice della creazione. Tecniche impreviste e materiali inusuali, quindi, anche per la nostra artista che ha affrontato senza alcun dubbio l’esigenza di applicarsi alla “materia prima” come luogo d’origine della vita biologica e come supporto per l’idea culturale.
Nelle sue tele e nelle sue tavole si aggrumano vari elementi minerali e residui di altri elementi già “vissuti” e poi abbandonati e dimenticati. L’impostazione è accurata, con ritmi precisi di astrazione gestuale e tentativi riusciti di autonomia.” (Franca Calzavacca).